Gipsoteche.it è un contenitore multimediale per la diffusione della conoscenza e per la valorizzazione delle Gipsoteche dedicate a singoli scultori. La comunicazione si avvale dell’interazione di linguaggi diversi: testi scritti, fotografie, voci, video.
Le gipsoteche conservano i gessi che gli artisti hanno lavorato in vista della realizzazione di un’opera definitiva in marmo, bronzo, pietra, ceramica o altro materiale. Scultori famosissimi e meno noti, protagonisti di stagioni culturali e storiche che appartengono al nostro passato ma che incontriamo quotidianamente in piazze e luoghi di transito delle nostre città e che rinnovano lo straordinario potere di stupirci per forza, bellezza e moto dell’anima.
Immaginiamo di costruire nel tempo una rete di gipsoteche che ispirino il viaggio di studiosi e di curiosi che possano coniugare le informazioni sulla tecnica scultorea e sulla storia dei personaggi alla scoperta del territorio. L’elenco di gipsoteche si arricchirà via via di nuovi contenuti e auspicabili collaborazioni per connettere anche le vicende che hanno legato o semplicemente sfiorato gli scultori, in alcuni casi con importanti ruoli politici o di ispirazione artistica e sociale per la loro generazione e per i loro allievi.
È il nucleo di tre musei messi in rete sotto il nome di “Gipsoteche in Luce”, coordinato da Fondazione Matrice. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con il Bando In Luce. Ne fanno parte la gipsoteca “Giulio Monteverde” del Comune di Bistagno in provincia di Alessandria con la sua lunga storia e le gipsoteche “Claudia Formica” di Nizza Monferrato aperta nel 2023 e “Edoardo Rubino” di Monastero Bormida che inaugurerà nel 2024.
Giulio Monteverde (Bistagno 1837-Roma 1917), Edoardo Rubino (Torino 1871-1954) e Claudia Formica (Nizza Monferrato 1903-Torino 1987) dedicarono la propria vita alla professione scultorea.
Tra la nascita di Giulio Monteverde e quella di Edoardo Rubino passano 34 anni; tra quella di Edoardo Rubino e quella di Claudia Formica ne passano 32.
Tra i 3 scultori si può quindi mettere in evidenza la scansione temporale quasi perfetta di 3 generazioni che percorrono la storia italiana, dalle guerre d’Indipendenza (ai cui presupposti politici Monteverde dichiara, nelle sue testimonianze, una stretta vicinanza) fino al secondo dopoguerra, passando attraverso il ventennio fascista (durante il quale sia Rubino che Formica ebbero diretto coinvolgimento ufficiale).
Artisticamente, tale susseguirsi generazionale narra il passaggio dalla grande stagione della monumentalistica da piazza – che accompagna la creazione del mito dell’Italia Unita e la trasformazione urbanistica del Paese (e che ebbe in Monteverde uno degli artisti ufficiali di maggiore spicco) – alla diffusione dell’ideologia e del gusto borghese (con il grande impulso dato alla scultura funeraria che vide ampiamente coinvolti sia Monteverde che Rubino e Formica), alla stagione dominata dal proliferare dei monumenti ai Caduti della Prima Guerra mondiale (che vide coinvolti sia Rubino, con il monumento di Novi Ligure, che Formica con quello di Incisa Scapaccino), al ventennio fascista che, attraverso il sistema delle mostre del Sindacato Belle Arti, riservò alla produzione artistica una capillare e verticistica organizzazione statale (all’interno della quale sia Rubino che Formica ebbero incarichi ufficiali), per giungere infine agli atteggiamenti intimistici tipici del secondo dopoguerra.
Gipsoteche in Luce è il progetto che mette in rete i musei monografici dedicati ai tre scultori, localizzati nei centri di Bistagno, Monastero Bormida e Nizza Monferrato, valorizzando nel contempo un territorio compreso tra Langhe e Monferrato: territorio non solo di grande bellezza paesaggistica, ma anche di notevole interesse geologico per l’abbondante presenza di depositi gessosi che, nei secoli, hanno alimentato piccole e grandi economie estrattive.